
Pianta di Lagenaria longissima, i tenerumi questi sconosciuti
La pasta con i tenerumi mia nonna la chiamava… “ la pasta con le pezze”, un modo per incuriosire noi bambini a mangiare qualcosa di strano.. almeno a sentirne il titolo…..Si tratta, di un piatto povero che affonda le radici nella cultura contadina siciliana, quella conosciuta come “cucina di sopravvivenza” che, nei periodi di povertà, portava a far tesoro di ogni parte commestibile della pianta.
Spesso, le verdure, non sono molto apprezzate né dagli adulti, né dai bambini…ma come dico sempre io , basta un po’ di fantasia o un po’ di brio, che anche un’antica ricetta povera, può diventare un piatto sfizioso che da nutrimento, e che aiuta a spolverare antichi ricordi che sanno di nonni, di infanzia, di profumi dimenticati, di casa e di amore…Il bello della pasta con i tenerumi è che si tratta a tutti gli effetti un piatto invernale, secondo me, volete sapere il perché?
Perché si mangia calda, caldissima… mentre i tocchetti di caciocavallo stagionato filano, garantendo al 110% l’ustione di 4° grado al palato… ma anche questa è una tradizione..Purtroppo d’inverno non si può gustare questa pietanza, in quanto le “pezze” non sono di stagione…e allora facciamoci del male d’estate, sudiamo……..30 ° temperatura ambiente all’ombra, 80° la pasta con i tenerumi.. e siamo a 110° totali !!!
Dettagli tecnici dei tenerumi
Il nome Tenerumi richiama la tenerezza, indica proprio le foglie più tenere della “zucchina lunga” o “zucca serpente di Sicilia”, così chiamata perché nella coltivazione libera sul terreno si ricurva, prendendo la tipica forma di un serpentello.
Conosciuta anche come cucuzza longa, cucozza, cucuzzella, zucca verde, lagenaria da pergola, zucchina d’acqua, ha una polpa molto tenera e porosa ed è preferibile mangiarla quando è ancora giovane (40 cm. di lunghezza circa) perché, crescendo, rischia di diventare fibrosa e riempirsi, al suo interno, di semi.
Un particolare importante è che per il suo apporto calorico molto basso, contenendo acqua fino al 90%, è perfetta per una “remise en forme“ post Covid-19. Una curiosità fa risalire le prime tracce di questa specie a ritrovamenti datati oltre 7000 anni a.C., tanto che pare sia stata la prima specie di zucca conosciuta al mondo, coltivata dai Fenici, usata in India e in Africa per la realizzazione di strumenti musicali. Adesso, però, andiamo alla ricetta che segue gli insegnamenti delle nostre nonne, maestre, anzi cattedratiche in cucina.
Proprietà dei Tenerumi
Foglie e germogli hanno sapore dolce e delicato, proprietà rinfrescanti e diuretiche, una particolare digeribilità e ridotto apporto calorico (11 calorie circa per 100 g). Sono molto difficili da reperire a meno che, come nel nostro caso, non coltiviate da voi le piante di zucchine o non abbiate qualcuno disposto a fornirveli!
Sono un concentrato di sali minerali e potassio con spiccate proprietà disintossicanti. Vi assicuro che le foglie e i fiori, adeguatamente cucinati, sono di gran lunga più buoni delle zucchine, anche se hanno un mercato limitatissimo!
I talli possono essere mangiati saltati in padella con aglio e peperoncino, facendoli cuocere fino a diventare crema per condirci la pasta, per arricchire qualsiasi piatto vi venga in mente, ad esempio una frittata, o facendoci una zuppa. Essendo ricca di fibre può essere mangiata per saziare l’appetito e ridurre il senso di fame. Le foglie hanno una particolare consistenza vellutata che le rendono piacevolissime al palato e adatte a essere trasformate anche in crema, potenziando così l’effetto lassativo.
Che dire di piu’ di un piatto che definirei “relativamente” povero, ma che in realtà è ricco di storia e nutrimento!
Ricetta per 4 persone:
- 300 g di spaghetti spezzettati (la quantità dipende dal vostro essere buone forchette)
- 4 mazzetti di tenerumi (di cui si mettono solo le cime)
- picchi pacchi (aglio, olio, pomodori pelati)
- sale q.b
- abbondante olio Evo
Procedimento:
Pulite i tenerumi e usate la parte più tenera; spezzettateli e sbollentateli in acqua salata. Scolateli al dente e conservatene l’acqua di cottura. In una casseruola, in abbondante olio, fate imbiondire l’aglio, aggiungete il pomodoro pelato, salatelo e, a metà cottura, incorporate i tenerumi, che farete insaporire per 10 minuti circa. Cuocete gli spaghetti spezzettati nell’acqua di cottura dei tenerumi e, a fine cottura, versateli, non colati del tutto, nella casseruola. Fateli riposare qualche minuto e aggiungete olio a crudo e pepe a piacere.
Per guarnire tagliate in piccoli tocchetti del caciocavallo stagionato , da spolverare sopra come se fosse neve!
Di seguito potete trovare un video del nostro Rosolino spiegandoci qualcosa in più dei nostri deliziosi Tenerumi.