A pensarci bene, quanti di noi sottovalutano le patate? Fermiamoci un attimo a riflettere su quanto possa essere significativa una semplice patata, a quanti possono essere i suoi impieghi in cucina, a quali sono i nutrienti che apporta al nostro organismo, e alla sua storia, direi alla sua storissima !

La leggenda delle patate..

Anticamente gli uomini vivevano in armonia con la natura: essa in cambio gli procurava ciò di cui necessitavano. Per il possesso di questi doni, però, gli uomini iniziarono a litigare, riempiendo i loro cuori di negatività. La natura, risentita per l’ingratitudine, decise di mandare sulla terra una terribile carestia. I pochi uomini dal cuore puro rimasti non meritavano una così terribile punizione, perciò il Dio Pachacamac arrivò in loro soccorso regalandogli dei semi sconosciuti. Una volta piantati, i semi affondarono le radici nella terra in cerca di acqua, crebbero ma produssero solo molti fiori viola. Alcuni pensarono che i semi non fossero un buon dono, altri invece, più fiduciosi, chiesero aiuto a Pachacamac. Il Dio spiegò che avrebbero dovuto affondare le mani nel terreno per prenderne la radice grossa e dura come una pietra. Gli uomini obbedirono e presero la radice, la cossero e da allora si sfamarono per sempre. Ringraziarono Pachacamac che li aveva salvati dalla fame e aveva fatto loro comprendere che non il fiore, l’apparenza, ma la radice, cioè la sostanza, è capace di generare la vita. Quella radice si chiamò “patata” e da allora fece il giro del mondo per sfamare tutti i popoli.

Cosetta Zanocchi
(tratta dal libro Leggende di Cusco)

Come dire……un tubero che insegna!

Cenni storici sulle patate

La patata ha i suoi centri d’origine in Perù, Bolivia, e Messico dove veniva coltivata fin dai tempi della civiltà azteca e incaica. Colombo nei suoi viaggi oltremare non incontrò personalmente la patata. Venne invece scoperta dagli spagnoli di Pizarro, sulla Cordigliera Andina, solo a metà Cinquecento.

In Italia la patata arriva dalla Spagna nel 1564-1565; nel 1591 è coltivata nell’orto botanico di Padova e nel 1608 in quello di Verona. Alla fine del Settecento tutte le accademie agrarie del Veneto ne raccomandano la coltivazione.

Di fatto solo nella seconda metà dell’Ottocento la patata entrò veramente nella produzione agricola del nostro Paese, divenendo parte dell’alimentazione degli italiani. La presenza delle patate negli orti familiari, principalmente nelle zone di collina e di montagna, e soprattutto il passaggio alla coltivazione in campo sono favoriti dall’inserimento di questo ortaggio nella cucina tradizionale contadina, come dimostra l’utilizzo della patata in qualità di ingrediente principale nella produzione di pane e prodotti da forno similari, delle paste ripiene (tortelli) e non (gnocchi), senza dimenticare l’uso della frittura con olio o con grasso animale, metodo di cottura tipicamente mediterraneo e italiano, non usato nelle regioni d’origine della patata ma particolarmente adatto a metterne in evidenza le caratteristiche gastronomiche.

Proprietà delle patate

La patata è un alimento molto ricco di sostanze con proprietà in grado di apportare benefici al nostro organismo; l’abbondanza di potassio in essa contenuto si rivela molto utile in caso di ipertensione, contiene inoltre oligoelementi e minerali come sodio, magnesio, calcio, fosforo e ferro.

Le patate sono ricche di antiossidanti, come flavonoidicarotenoidi e acidi fenolici che contrastano la comparsa e funzionalità dei radicali liberi, associati a invecchiamento e malattie croniche. Contengono amido resistente, non completamente assorbito dall’intestino e associato a migliore sensibilità all’insulina. Migliorano la digestione e l’infiammazione, grazie all’amido resistente, che viene convertito in acidi grassi a corta catena, utili per la salute intestinale e per ridurre il rischio di malattie associate a infiammazione. Hanno un elevato potere saziante, utile per regolare l’appetito e mantenere il peso corporeo.

Le patate sono naturalmente prive di glutine, quindi, adatte in caso di celiachia o sensibilità al glutine.

Tradizione siciliana

Dalle mie parti, in Sicilia , si dice…. CU MANCIA PATATI NUN MORI MAI!  ( CHI MANGIA PATATE HA LUNGA VITA ). Una grande verità , dopo ciò che abbiamo imparato insieme…Fu sostentamento per i popoli antichi, e lo è oggi per noi, per chi per problematiche varie ,non si nutre di pane e pasta, è il nostro migliore alleato quando dentro il frigo c’è l’eco!

Sono primo, sono contorno, sono sempre lì pronte a darci soccorso … che siano a buccia bianca, a buccia rossa, che siano patate novelle e non… loro ci saranno sempre! Naturalmente meglio acquistare le patate provenienti da agricoltura biologica….

Perché le patate bio?

Sembrerà strano, ma gli abitanti dei Paesi del Nord Europa hanno ragione a mangiare le patate con la buccia. Una volta lavate con cura ed eliminata la terra residua, avrete un alimento ricco di vitamine, soprattutto la C, che si trova nella parte più esterna della polpa, e la Vitamina E, che si trova solo nella buccia, oltre a fibre, ferro e calcio.
Per poter assumere questo tubero tutto intero è bene rivolgersi alle coltivazioni bio: come sempre è la buccia a farne la spese perché trattiene la maggior parte delle sostanze di sintesi utilizzate nell’agricoltura industriale per far crescere velocemente e senza malattie le piante.
Inoltre, se cotte con buccia (le patate crude sono indigeste, per cui è bene consumarle solo previa cottura), conservano alte quantità di potassio.

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